Sovraccarico elettrico o cortocircuito emotivo?
Corto circuito significa non avere un carico, una resistenza tra i due poli dell’alimentatore.
Per la legge di Ohm la corrente che passa nel circuito è infinita I = V/R = 12/0= Infinito.
Fare passare attraverso l’amperometro, così come attraverso qualunque altro dispositivo, una corrente infinita significa “friggere” tutti i suoi componenti.
“La nostra parte più arcaica del cervello (il paleoencefalo, sede di elaborazione delle emozioni) e quella più moderna (il telencefalo, sede delle cognizioni) comunicano tra di loro attraverso due vie: quella top-down (dall’alto al basso, che va dal telencefalo al paleoencefalo) e la bottom-up (dal basso all’alto, che fa il percorso inverso) (Kock, 2012).
Come sottolinea uno dei più importanti neuroscienziati, Joseph LeDoux (2002), il paleoencefalo influenza profondamente il nostro telencefalo ma non il contrario; in altri termini le esperienze emozionali determinano in modo decisivo i nostri vissuti e le nostre rappresentazioni coscienti, mentre queste ultime determinano ben poco le nostre risposte emotive. Il canale top-down, dalla mente moderna a quella antica, dunque, è ben poco capace di effettuare quei cambiamenti che invece si realizzano nel senso inverso (bottom-up)”.[1]
È come se fossimo un amperometro tra ragione ed emozioni.
Per analogia noi funzioniamo uguali dal punto di vista emotivo. La tensione emotiva è continua ed infinita. Quindi far passare continue emozioni infinite senza capacità di gestirle negli effetti significa “friggere” il nostro amperometro interno.
Le emozioni non si sfogano e non si controllano, è fondamentale imparare a conoscerle e gestirle.
“Le emozioni, inoltre, non rispettano le logiche razionali ma richiedono atti mentali e comportamentali che spesso contraddicono la logica ordinaria (Nardone, 2019)”.
Le Professioni Sanitarie conoscono bene il sovraccarico emotivo che può portare alla Sindrome da Burnout.
“Burnout è un termine di origine inglese che letteralmente significa “bruciato” o “scoppiato”.
Per quanto concerne le cause, la prima è da imputarsi al sovraccarico di lavoro, piuttosto frequente in un’organizzazione sanitaria. Il personale infermieristico, medico e di supporto è spesso carente in molti settori, le persone percepiscono un carico eccessivo, le richieste lavorative sono così elevate da esaurire le energie individuali al punto da non rendere possibile il recupero, quando ci si trovi anche in presenza di un carico ragionevole.
Il disadattamento si verifica spesso quando gli operatori sanitari percepiscono di avere un insufficiente controllo. Quando si prende consapevolezza che vi è uno squilibrio tra le risorse necessarie per svolgere i propri compiti e le richieste da parte del sistema si ha la percezione di non poter svolgere il proprio lavoro in sicurezza e questo genera paura e rabbia”.[2]
Come funziona il tuo Amperometro emotivo professionale? Fai passare corrente infinita di emozioni con il rischio di bruciarti, oppure sai gestire ciò che senti?
[1] Nardone, Giorgio; Milanese, Roberta; Cagnoni, Federica. La mente ferita. Ponte alle Grazie.
[2] Maria Cristina Nardone, Raffaella Martini. L’infermiere strategico. Mind Edizioni
Nardone Model COUNSEL COACHING STRATEGICO ® 35, 41, 44 ( Nice Classification )
(Copyright © di M. Cristina Nardone)
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